Ci sono anatre e oche dal lungo collo che amano vivere in comunità separate e sguazzare in un piccolo laghetto artificiale a loro destinato. E’ impossibile cercare di comprendere il linguaggio sguaiato delle oche ma di fronte al pericolo, come per esempio l’arrivo della volpe o della faina, sono un vero antifurto naturale. In compenso recuperano un po’ di classe quando, all’imbrunire, si sollevano in volo a un metro da terra, con l’eleganza di uno stormo di uccelli.
E poi c’è il pollaio, un microcosmo a sé: qualche faraona, una sessantina di galline che moriranno certamente solo di vecchiaia, e qualche gallo, monarca incontrastato, saggio ed equilibrato, capace di tenere a bada il suo harem, tollerante con gli umani, rispettoso nel suo canto mattutino del riposo dei nostri ospiti. Certo non manca qualche ovaiola sottomessa alle vessazioni di un marito molto focoso, ma nel pollaio c’è serenità.
Fanno parte della comunità anche mamma e papà coniglio con 14 piccoli…. Al momento.
Le nostre caprette convivono in armonia con le bianche pecore mentre Ugo, il Pony osserva con guardinga curiosità Asia, Giuditta e la piccola Aurora, i nostri asini.
Durante il giorno tutti gli animali scorrazzano liberi per i terreni del borgo, d’estate tra spighe e papaveri, attenti nelle ore più calde a ricercare l’ombra sotto le frasche dei melograni, dei noci e dei ciliegi. E all’imbrunire tutti si ritirano nei loro appartamenti, prime di tutte le galline che vanno ad appollaiarsi sui trespoli per godersi un meritato riposo.