….nel passato di entrambi, al nord e al sud. Vigne e territori diversi, ma tradizioni e ricordi comuni: odori, sapori,sensazioni che ci hanno guidato prendendoci per mano in questa avventura.
Negli occhi e nel cuore le vendemmie di cinquant’anni fa, che non erano un semplice raccolto, ma un rituale antico, una festa della terra scandita dall’avvicendarsi delle stagioni.
Nelle vigne, tra i filari, uomini e donne con grandi ceste che, prima di traboccare grappoli, accoglievano, infagottati nei tovaglioli a quadri, il pane, il formaggio e il salame, come a sancire quella festa della terra.
Il tutto in una strana alchimia con le viti, fatta di fatica, di gesti, di profumi e di assaggi. E poi i tini che aspettavano nei cortili l’uva raccolta a mano, ripulita dai raspi; vasche che da bambini ci apparivano enormi e nelle quali noi piccoli avevamo il permesso, con i piedini puliti, di pigiare l’uva e per primi assistere al trasudare di quel nettare rosso che ci appariva davvero magico.